Protesta dei Forconi - Sicilia 18.01.2012

Pubblicato il da bastacasta


 (di Federica Campilongo - riprese/montaggio Fabio Patanè).

Autotrasportatori, studenti, pescatori. Continua la protesta del Movimento dei Forconi o Forza d'urto. Interviste raccolte allo svincolo autostradale barriera Catania nella serata del 18 gennaio 2012.

 

In Sicilia continua il blocco dei tir, proclamato dal movimento 'Forza d'urto', sigla che raccoglie i camionisti aderenti all'Aias, agricoltori riuniti sotto la sigla di 'Movimento dei forconi' e pescatori che, da lunedi' scorso, bloccano strade, ferrovie, porti, per protestare contro l'aumento del prezzo dei carburanti e delle tariffe autostradali. A Palermo da ieri scarseggia il carburante; blocchi anche nel catanese mentre un presidio e' previsto sulla Palermo-Agrigento.

Sapevate che il 75% del pesce che trovate in commercio proviene da coste asiatiche e africane? E che la Sicilia ha il tasso più alto di disoccupazione? E sapevate che pur comprando la benzina a 1,80euro al litro proprio nella nostra Terra ci sono le raffinerie che soddisfano il 40% dell'intera richiesta nazionale? Sono soltanto alcune delle motivazioni che domenica scorsa hanno spinto migliaia di siciliani a scendere in campo. Autotrasportatori, agricoltori, pescatori, ma anche giovani e disoccupati. Hanno deciso di bloccare le più importanti vie di comunicazione: porti, ferrovie, autostrade; e i disagi per la popolazione già sono notevoli. Il 95% dei distributori di benzina siciliani hanno finito le scorte, e nei supermercati alcuni prodotti sono diventati introvabili. Così, abbiamo deciso di parlare con una parte degli scioperanti, li abbiamo incontrati ieri sera al casello autostradale di San Gregorio sulla A18 in uno dei presidi più imponenti. «Nessun colore politico - ci tengono a precisare - l'unica bandiera che sventola qui è quella della Sicilia».

Dalla nostra inviata Federica Campilongo

@lacampilongo - staff @bastacasta on twitter

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