Siamo sull’orlo del baratro

Pubblicato il da @bastacasta

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Il Ftse Mib perde cinque punti percentuali, precipitando sotto quota 14.500, si salva solo Banca MPS. Unicredit ed Intesa perdono l’8%.

 
Siamo sull’orlo del baratro, ma potrei scommettere che le aperture dei telegiornali, saranno tutte per Renzo Bossi, ci informeranno con dovizia di particolari della sua Audi o del suo affitto di casa, e gli italiani sfiancati, sfiduciati e ad un passo dalla catastrofe si faranno prendere in giro per l’ennesima volta.
 
Per fortuna che Monti c’è!
 
Ha l’appoggio di tutti in parlamento, l’unica micro opposizione è stata messa a tacere dai Servizi Segreti che, ubbidendo agli ordini del loro Padrone, hanno servito in tavola la polpetta avvelenata preparata da tempo e tenuta in caldo in attesa del momento propizio.
 
Ora se gli italiani non si svegliano verranno depredati di tutti i loro averi che saranno dirottati verso altri lidi, si procederà quindi con quella spoliazione che ha avuto inizio il giorno 3 gennaio, quando il nostro Primo Ministro, Mario Monti, ha prelevato dalle casse dello Stato 2,567 miliardi di euro (due miliardi cinquecentosessantasette milioni di euro) che sono andati a finire nel bilancio di Morgan Stanley.
 
Attenzione perché le Banche d’affari americane hanno già fatto sapere che quei due miliardi e rotti sono solo un piccolo acconto in quanto loro reclamano la bellezza di 24 miliardi di euro, e c’è quasi da scommettere che Monti sia stato messo in quel posto proprio per depredare le nostre casse e dirottare quella valanga di soldi Oltre Oceano.
 
E se vi rode il fegato nel sentire queste cose, non preoccupatevi, perché tanto stasera al telegiornale si parlerà del Trota, state tranquilli neppure Ballarò vi rovinerà la digestione, non si parlerà della valanga di miliardi che escono dalle casse del nostro Stato (altro che la fuga dei capitali all’estero).
 
Ed intanto la nostra Borsa crolla rovinosamente, molto di più di tutte le altre europee, perché il nostro Premier Monti è tornato dal viaggio in Oriente dove ha raccolto delle sonore pernacchie.
 
Monti si è sentito dire da Hu Jintao che loro sono comunisti, mica scemi! E non vanno ad investire in uno Stato in cui comandano i sindacati, loro non ne hanno, né vogliono averci a che fare.
 
Ed allora chi compra i nostri titoli dello Stato con i quali pagare 3,6 milioni di dipendenti pubblici?
 
Ma le nostre Banche, naturalmente, se no chi?
 
Ci sarebbe solo un piccolo problema, se le Banche devono utilizzare tutto ciò che hanno in cassa per acquistare i titoli del debito pubblico (che non vuol più nessuno) come fanno poi i nostri Istituti di credito a fare il loro lavoro? Cioè a sostenere il nostro apparato produttivo.
 
A che numero di fallimenti annui dobbiamo arrivare prima che qualcuno cominci a pensare che sia una notizia un po’ più interessante del Trota? L’anno scorso siamo arrivati a 33.000, ma è stato un anno di espansione economica, per il 2012, nel quale saremo in recessione, riusciremo a superare la soglia dei 50.000?
 
Stiamo andando dritti verso la rovina, a proposito, oggi ricorre il centesimo anniversario della partenza, dal porto di Southampton, del Titanic, che sia solo una coincidenza?


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